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Recensione: Tutto solo per amore di Melanie Marchande

Oggi vi racconto del nuovo romanzo edito da Newton compton, Tutto solo per amore di Melanie Marchande sesto volume della Secretary Series.


Titolo: Tutto solo per amore 
Autore: Melanie Marchande
Editore: Newton Compton
Pagine: 121
Costo: 0.99

Trama:
Secretary Series

Ci sono solo due persone al mondo che odio profondamente. Una di queste sta sistemando il suo spazzolino nel mio bagno, l’altra mi chiede insistentemente per messaggio di che colore siano le mie mutandine.
È patetico, lo so. Sono una scrittrice di romanzi intrappolata tra due uomini: quello di cui è stata innamorata per anni e quello che vuole distruggere la mia carriera. Ecco, forse distruggere è una parola forte. Ma non c’è comunque giustificazione per aver iniziato una relazione via messaggio con un irritante individuo che adora stroncare i miei libri. Va bene, è misterioso. E sì, sa usare le parole giuste per affascinarmi… Ma non posso continuare così.
Devo concentrarmi sulla mia relazione di facciata. La mia famiglia è convinta che abbia finalmente messo le cose a posto con l’amore della mia vita e non ho intenzione di far soffrire i miei dicendo loro la verità: che il mio “principe azzurro” in realtà è un egoista bastardo e che mi ha spezzato il cuore. Ma soprattutto che la cosa più vicina all'anima gemella che ho è uno sconosciuto incontrato su internet divertito all'idea di farmi commettere un tradimento virtuale. È cominciato tutto con cinque piccole parole…

Chi è Melanie Marchande?
è l’autrice bestseller del New York Times della serie Secretary. Ama i miliardari sarcastici e sicuri di sé, le eroine voluttuose e insolenti e la pizza. Non necessariamente in quest’ordine.

Recensione:
Questa autrice mi ha di nuovo colpito, in un modo o nell'altro riesce ad affascinare per gli spunti che inserisce nella trama. Di solito la prima cosa che colpisce è proprio l'inizio diretto e dal tono colloquiale con cui si rivolge al lettore. Dall'altro lato la pecca clamorosa che toglie molto al romanzo è la lunghezza della storia. Sono sempre troppo corte e si bruciano a velocità supersonica. Si inizia e dopo poco si è già alla fine e con questo certe situazione appaiono troppo affrettate o brusche. Vi dirò comunque che in questo romanzo lo stridore si avverte molto meno, ma c'erano così tanti spunti interessanti da approfondire che è stato un peccato. C'era modo di aumentare le scene spassose, gli equivoci, e soprattutto dare molto spazio a una serie di riflessioni psicologiche davvero molto interessanti che mi hanno colpito, mostrandomi quanto l'autrice in realtà sia sul pezzo ma poi preferisce lasciarli appena accennati. E vi garantisco che è un vero peccato perché l'autrice ha un modo di scrivere che cattura e invoglia a leggerla e al tempo stesso inserisce questi spunti particolari che avrebbero dato maggior spessore alla storia.
Mi è piaciuto il fatto che tutto è ambientato nel mondo letterario, ci offre uno spaccato di quello che succede a un autore quando pubblica il suo romanzo che diventa di dominio pubblico, soggetto a critiche e distruzioni. Affronta il tema delle vendite, del marketing... e stranamente non mi è dispiaciuta nemmeno la componente BDSM e tutta la riflessione di contorno su questo tema, anche qui è stata brava a incasellarlo e a mostrare quanto siano aspetti profondi dell'animo e non sempre si ha il coraggio di metterli alla luce.

Naturalmente lo scrittore non è i suoi personaggi, o i suoi libri, ma in questo caso sì. Avevano lo stesso nome. Era basato “su una storia vera”. Ero quasi sicuro al cento percento che non fosse così

Per  me questa autrice dovrebbe imparare a osare di più perché in questi lunghi racconti si evince che la stoffa c'è!

Fabiana 
LCDL



Recensione:Sarai mio per sempre di Melanie Marchande

Carissime Cercatrici, oggi Fabiana vi parla di Sarai mio per sempre di Melanie Marchande edito da Newton editore.


Titolo:Sarai mio per sempre
Autore: Melanie Marchande
Editore: Newton Compton
Pagine: 117
In uscita: 26/01/2018

Simossi
Secretary Series
Dall’autrice be
stseller del New York Times, Wall Street Journal e USA Today

Kimberly è una scrittrice, ma i suoi libri non hanno raggiunto il successo che si aspettava. Per questo motivo prende una decisione avventata: cominciare a pubblicare con lo pseudonimo di Landon Steele, un uomo con un carattere focoso e dominante che scrive in prima persona. Quando Mister Steele viene invitato in un prestigioso show televisivo, però, Kimberly è nei guai. Non ha altra scelta se non assumere qualcuno che impersoni la sua falsa identità. E Josh, un aspirante attore, sembra proprio fare al caso suo…

Recensione:
Quando ho chiesto alla Newton di poter leggere questo romanzo, l'ho fatto perché ero stata catturata dalla trama e non avevo visto che le pagine erano poche, troppo poche per i miei gusti. Io amo molto i romanzi spessi come mattoni perché ho bisogno di immergermi nelle spire della storia e nelle infinite sfumature psicologiche dei protagonisti.
Questa trama offriva notevoli spunti per una commedia divertente, spassosa, a sfondo realistico, una spruzzata di eros e uno sguardo al dietro le quinte della scrittura. Insomma tanti spunti che però si sono persi in poche pagine, inizialmente ho creduto che l'autrice andasse veramente troppo di corsa, poi ho realizzato che forse aveva scritto un romanzo breve e anche se ho riaggiustato il tiro sulla situazione, davvero non le perdono di aver sprecato una trama così carina per consumarla in un numero stringato di pagine.
L'inizio è cominciato nel migliore dei modi, lanciando appunto le basi per qualcosa che si sarebbe rivelato veramente divertente e poteva sfiorare la commedia della finzione, con uno sguardo a cosa piace leggere alle donne che cozza con gli uomini che poi abbiamo accanto. Insomma, le premesse interessanti c'erano davvero tutte, anche i protagonisti erano particolari e potevano offrire tanti spunti. 
Il problema è che poi di spunti ne ha messi così tanti, troppi, che tra problemi pregressi dei personaggi, finzione, adeguarsi al ruolo di altezzoso dominatore, casini letterari e altri, diventa veramente troppo, così tanto troppo che l'inghippo che farà crollare il castello di carta costruito dalla scrittrice si scatena, consuma e si risolve nell'ultimo 3% rendendolo inutile e ridicolo.
Insomma, è una di quelle storie perfette che risultano imperfette come romanzi brevi.

Fabiana
LCDL