Anna-Marie McLemore,

Recensione: Bellezza selvaggia di Anna-Marie McLemore

maggio 17, 2018 Virgy 0 Comments

Carissime lettrici oggi vi parliamo di: Bellezza selvaggia di Anna-Marie McLemore, edito da Newton Compton. Un libro fantasy che nonostante le interessanti premesse non è riuscito a conquistarci.
Titolo: Bellezza selvaggia
Autore: Anna-Marie McLemore
Editore: Newton Compton
Genere: Fantasy
Pagine: 315
Costo: 5,99 € ebook, 8,50 € copertina rigida

Trama: 
L'amore fiorisce nei luoghi più misteriosi
Per quasi due secoli le Nomeolvides sono state legate al giardino della Pradera, la splendida tenuta che incanta i visitatori di tutto il mondo, giunti appositamente per ammirare le sue piante rigogliose. La bellezza del giardino, infatti, dipende direttamente dai poteri delle donne che lo custodiscono e che sono in grado di far sbocciare i fiori più belli con un solo tocco. Ma il loro legame con la terra è connesso a una maledizione: se si innamorano, i loro amanti svaniscono nel nulla. Dopo generazioni di inspiegabili scomparse, all’improvviso nel giardino viene ritrovato uno strano ragazzo. È Estrella, una delle ragazze più giovani, a prendersi cura di lui, mentre le Nomeolvides si interrogano sul misterioso nuovo arrivato, che ricorda a malapena il suo nome: Fel. La ricerca della verità nel passato della Pradera e di Fel porterà Estrella a scoprire segreti tanto magici quanto pericolosi, che affondano le radici in eventi accaduti secoli prima.

Chi è Anna-Marie McLemore?
È nata ai piedi delle Montagne di San Gabriel, in California. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua scrittura, tra i quali una selezione per la Junior Library Guild Selection, a cui è seguito il premio YALSA Best Fiction for Young Adults. Ha vinto il premio National Book Award per Young People’s Literature, ed è stata candidata allo Stonewall Honor Book 2017. Con Bellezza selvaggia arriva per la prima volta in Italia.


Recensione:
Abbiamo iniziato questo libro con curiosità ed entusiasmo in quanto siamo grandi amanti del genere fantasy e la trama ci aveva decisamente intrigato con tutti i suoi riferimenti ai fiori, alla natura e all’amore.

"Solo femmine, sempre cinque, come i petali di un nontiscordardimé. E da quando la Pradera si era impadronita di loro, dura e implacabile come un gelo assassino, ogni generazione di cinque figlie era stata intrappolata in quei giardini, quasi i loro cuori fossero sepolti nella terra."

Purtroppo il nostro entusiasmo è durato poche decine di pagine in quanto si è scontrato con uno stile di scrittura che non è riuscito a toccare le corde del nostro cuore e che purtroppo ci ha portato a terminare il libro più per un atto di volontà che per il piacere della lettura.
Nonostante il romanzo sia incentrato su una storia interessante e tratti, con una innegabile sensibilità e delicatezza, argomenti significativi quali le diverse forme dell’amore, l’importanza e la forza della famiglia e il vero senso della responsabilità, lo stile della scrittrice non è riuscito a coinvolgerci e a farci entrare nella narrazione.
L’autrice è sicuramente in grado di evocare immagini plurisensoriali con una scrittura elegante e pulita, ma la verbosità delle descrizioni ci è parsa eccessiva e spesso anche ripetitiva.
Nonostante questo abbiamo concluso il libro confidando che il finale rimediasse alla lentezza della prima parte della storia e ci svelasse l’arcano celato dietro al controllo dalla Pradera nei confronti delle Nomeovildes. Purtroppo anche l’epilogo non è riuscito a convincerci nonostante l’evoluzione della storia abbia indubbiamente apportato un netto miglioramento al ritmo del libro.

Non ci è stato quindi possibile apprezzare questo fantasy come ci sarebbe piaciuto nonostante le buone premesse e le potenzialità che sono sicuramente presenti nel romanzo.

Abbiamo scritto questa recensione con lo scopo di segnalare alle potenziali lettrici quelli che io abbiamo trovato essere i limiti di questo romanzo, non per dissuaderle ma per avvisarle, affinché si approccino alla storia delle Nomeovildes con un animo paziente, sensibile e tranquillo orientato a farsi coinvolgere da un ambiente colorato, profumato, inebriante ma anche implacabile in modo che abbiano maggiori possibilità di apprezzarlo.

Elena  e Claudia 

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