Keira Andrews,

Recensione: Una nuova vita di Keira Andrews

marzo 02, 2018 Virgy 0 Comments

Buongiorno Cercatrici, qualche settimana fa vi ho parlato del primo volume della trilogia, tradotta ed edita da Triskell Edizioni, di Keira Andrews, protagonisti Isaac e David, due ragazzi Amish. Oggi, dopo aver letto il secondo romanzo di questa serie Gay Amish, sono pronta a condividere con voi la mia opinione ma, badate bene, potreste incappare in alcuni SPOILER sul primo volume.

Titolo: Una nuova vita
Autrice: Keira Andrews
Genere: (Gay Amish Romance Vol. 2)
Data di pubblicazione: 10 maggio 2017
Editore: Triskell Edizioni


Sinossi:
Sono fuggiti nel mondo esterno, ma riusciranno a essere veramente liberi?
David e Isaac hanno trovato la felicità tra le braccia l'uno dell'altro. Nella lontana San Francisco, Aaron, il fratello di Isaac, li aiuta a esplorare la confusa vita "inglese" e a lasciarsi alle spalle l’opprimente ombra delle loro radici Amish. Per la prima volta, David e Isaac possono essere apertamente gay, eppure si sforzano di riconciliare la loro sessualità con la loro fede. Almeno non devono nascondere la loro relazione, il che dovrebbe rendere tutto più facile. Giusto?
Ma mentre Isaac frequenta la scuola con profitto e si fa nuovi amici, David deve combattere per scendere a patti con la realtà del mondo esterno. Perseguitato dal senso di colpa per aver abbandonato la madre e le sorelle a Zebulon, viene sopraffatto dalla frenesia della città mentre lavora per far crescere la propria impresa di carpenteria.
Anche se finalmente David e Isaac dormono fianco a fianco ogni notte, la paura e l'insicurezza potrebbero allontanarli moltissimo.

Recensione:
Parto col dire che scrivere una trilogia o, in generale, il sequel di un romanzo, avente come protagonisti sempre gli stessi personaggi della storia precedente, non è mai facile. Talvolta si corre il rischio di banalizzare e rovinare quella che, all’inizio, era parsa come una bella storia ma è anche vero che se la stessa si dirama in più capitoli, talvolta è necessario seguire un filo condutture che per l’autore è strettamente necessario per gettare le basi degli eventi futuri, mentre per il lettore, alcuni passaggi potrebbero rivelarsi un po’ noiosi.
Detto questo come premessa, torno a parlarvi di “Una nuova vita”, titolo perfetto per un romanzo dove David e Isaac, abbandonata la loro comunità religiosa ed esageratamente rigida di Zebulon, a un soffio dal momento in cui il sexy falegname David era a un passo dall’unirsi alla Chiesa, si ritrovano a San Francisco.
Ora, immaginate bene, due ragazzini Amish che - oltre all’amore che provano per se stessi e le poche cose trapelate mentre ancora vestivano come campagnoli, costretti a nessun tipo di tecnologia e con una blanda istruzione – sanno per l’appunto poco e niente di come va il mondo, ma approdano in California. In ogni caso qui è presente Aaron, fratello di Isaac, ex Amish, ora felicemente sposato e realizzato.
Ho amato molto questo personaggio, sin dall’epilogo del primo romanzo. Aaron incarna alla perfezione quella figura fraterna, il fratello maggiore che dà l’esempio e tende una mano d’aiuto ben sapendo cosa significa avere a che fare con il mondo “inglese” essendoci passato anche lui a suo tempo. Ho amato la sua visione della vita, la sua totale assenza di pregiudizi, i suoi racconti.

Questa nuova vita è dunque molto affascinante ma è un continuo barcamenarsi tra la gioia per le piccole scoperte, ai profondi sensi di colpa mentre le abitudini di un tempo, come la preghiera, iniziano a perdersi tra il lavoro di David, che spera in qualche modo di mandare quanto più denaro possibile a casa, lì dove sua madre, attraverso alcune lettere, afferma di essere profondamente delusa, senza nemmeno sapere che il vero motivo della sua fuga, altro non è se non i suoi sentimenti e la passione sfrenata per Isaac, e i corsi di studio seguiti da quest’ultimo. E per iniziare questa nuova vita, è necessario anche allargare le vedute e stringere nuove amicizie, alcune non propriamente oneste.

Quando sono venuto qui, per me era tutto un altro mondo. È un luogo comune, ma è vero. Il mio paesetto avrebbe potuto benissimo essere sulla luna. È questa la cosa grandiosa della città. Puoi venire qui e ricominciare daccapo. Tutti, a questo tavolo, l’hanno fatto.”

Isaac è molto ben predisposto alla vita sociale, forse si fida un po’ troppo, è accecato dalle novità. David continua a fare i conti con ciò che è giusto e con la sensazione di aver peccato e che presto sarà punito ancora. Per l’amore che prova con Isaac, per i loro rapporti sessuali, per i suoi pensieri e le azioni. Per la gelosia perché conoscere nuove persone è bello ma anche potenzialmente pericoloso. A San Francisco ci sono persino dei locali Gay e non tutti sanno tenere le mani al posto, persino quando è evidente una situazione sentimentale ben collaudata, sebbene in crisi.

Li hai incontrati solo una volta, perché ci sei stato costretto. Tutte le altre volte avevi una scusa.”
Il lavoro non è una scusa” O forse sì. David scosse la testa. “I soldi sono…”
Soldi, soldi, soldi! Sembra che adesso pensi soltanto a quelli! Ci sono altre cose, David. Sì, è ovvio, devi guadagnare dei soldi. Ma ti ci nascondi dietro.”

David, silenzioso e fragile, è il personaggio per il quale ho provato tanta tenerezza, avrei voluto stringerlo in un abbraccio e difenderlo dalle grinfie di chi lo molestava.
Anche in questo romanzo la narrazione è al passato, in terza persona. Ammetto che ero molto curiosa di leggere questo seguito ma, come dicevo prima, ho faticato un pochino per via di alcuni passaggi che, senza dubbio, all’autrice sono serviti per spianare la strada al terzo capitolo della serie. A differenza, poi, del primo romanzo, dove l’epilogo lasciava presagire ci fosse un continuo ma il lettore poteva benissimo accontentarsi del lieto fine, questo finale è chiaramente aperto perché potrebbe esserci un ritorno improvviso alla comunità Amish di Zebulon per delle circostanze gravi e spiacevoli. Non dico di aver trovato la storia noiosa, ma di sicuro non mi ha suscitato le stesse emozioni del primo libro. Posso, però, assicurarvi che, una volta conosciuti Isaac e David, non potrete fare a meno di voler arrivare fino alla fine!

Antonella
LCDL

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