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Recensione: La ragazza della neve di Pam Jenoff

Carissime lettrici oggi Claudia vi parla di La ragazza della neve di Pam Jenoff, edito da Newton Compton in uscita il 23 Novembre. 
Titolo: La ragazza della neve
Autore: Pam Jenoff
Editore: Newton Compton
Genere: Narrativa storica
Pagine: 352
Costo: 4,99 (ebook); 10 (cartacea)

Trama: 
Noa ha sedici anni ed è stata cacciata di casa quando i genitori hanno scoperto che è rimasta incinta dopo una notte passata con un soldato nazista. Rifugiatasi in una struttura per ragazze madri, viene però costretta a rinunciare al figlio appena nato. Sola e senza mezzi trova ospitalità in una piccola stazione ferroviaria, dove lavora come inserviente per guadagnarsi da vivere. Un giorno Noa scopre un carro merci dove sono stipate decine di bambini ebrei destinati a un campo di concentramento e non può fare a meno di ricordare suo figlio. E un attimo che cambierà il corso della sua vita: senza pensare alle conseguenze di quel gesto, prende uno dei neonati e fugge nella notte fredda. Dopo ore di cammino in mezzo ai boschi Noa e il piccolo, stremati, vengono accolti in un circo tedesco, ma potranno rimanere a una condizione: Noa dovrà imparare a volteggiare sul trapezio, sotto la guida della misteriosa Astrid. In alto, sopra la folla, Noa e Astrid dovranno imparare a fidarsi l'una dell'altra, a costo della loro stessa vita.
Recensione:
La ragazza della neve è un libro che troverà, almeno spero, spazio nel vostro cuore. E' un romanzo che avvolge il lettore in un mix di emozioni contrastanti: dalla tristezza alla speranza. La ragazza della neve ha ben due splendide protagoniste: Astrid e Noa.
Noa è una giovane donna che già all'età di sedici anni ha vissuto un dolore che ogni donna teme: la perdita di un figlio. Abbandonata dalla famiglia, si trova in Germania nel 1944 in pieno conflitto bellico e cerca di non dare troppo nell'occhio e di vivere come meglio può. Ma la vita ha altri piani per lei e per la creaturina che salva da morte certa. Noa è una giovane donna coraggiosa e pura, che nonostante l'abbandono riesce ancora a fidarsi delle persone e a creare dei rapporti sinceri. Non tutte le ragazze avrebbero fatto ciò che ha fatto lei salvando il bambino ebreo dalla morte nei lager. Così facendo ha messo in pericolo la sua stessa vita. Noa sa cosa prova una madre quando le viene tolto un figlio e, salvando il piccolo Theo, pensa di poter fare del bene e spera che qualcuno faccia lo stesso con suo figlio. Uno dei rimpianti di Noa è quello di non aver potuto portare con sé molti più bambini.
Astrid, invece, è una donna ebrea che ha vissuto l'amore con un soldato nazista che però decide di rispettare il regime e abbandonarla. Astrid, quindi, si ritrova sola e in cerca della sua famiglia. Ritornerà di nuovo nel mondo circense che la proteggerà dalla terribile vita nei campi di concentramento. Li, anche se inconsapevolmente, almeno all'inizio, troverà di nuovo l'amore in Peter. Peter è un ex soldato che ha sofferto per la perdita della famiglia e per ciò che ha vissuto in guerra. Attraverso il suo clown, crea una satira contro i soldati nazisti e le loro azioni che lo metterà in pericolo. Nonostante i continui avvertimenti, Peter non rinuncerà ad esprimere il proprio pensiero e la propria arte.
Sia Noa che Astrid sono due donne capaci inventarsi e reinventarsi. Entrambe per due ragioni diverse ma concilianti vivono in una continua fuga; sono donne braccate da un Reich che non ammette alcun tipo di tolleranza. Noa trova in Astrid una figura materna a cui appoggiarsi e di cui fidarsi; Noa invece è per Astrid una sorella e, su di lei, anche se non inizialmente, scommette la sua stessa vita.
La ragazza della neve è un romanzo d'amore. Un amore che salva la vita, un amore che cambia la vita. L' amore per la patria, per gli ideali, per la famiglia, per i figli, per un uomo, per una donna e per un amico. La ragazza della neve è un romanzo che vi terrà incollate alle pagine perchè crea il bisogno di sapere come vivranno Astrid e Noa e che ne sarà di loro.
La ragazza della neve è ambientato in Germania ma i nostri personaggi vivono in pellegrinaggio in quanto lavorano in un circo, forse l'unico circo sopravvissuto al regime nazista. Il circo è una sorta di mondo parallelo: lì infatti gli ebrei trovano un rifugio e un nascondiglio perfetto. Gli artisti non vengono giudicati per la loro religione e discendenza, ma piuttosto per i meriti e le doti artistiche.
Ma il circo è una grande livella; la classe o la razza o la storia personale non hanno importanza, siamo tutti uguali, veniamo giudicati in base al nostro talento.”
Il romanzo presenta una narrazione con doppio punto di vista e con uno stile scorrevole dalle tonalità poetiche.
Consiglio questo romanzo a tutte colore che amano le storie piene di storia, sentimenti e speranza.

Claudia
LCDL